Pubblicato da: giteincampania | ottobre 27, 2008

Ristorante Oasis Vallesaccarda

Qualche domenica fa avevamo in programma di pranzare ai Santi a Mercogliano, ristorante di cui avevamo sentito cantare a più voci meraviglie. Purtroppo il sabato sera chiamiamo e troviamo già tutto occupato. Dopo un po’ di giri su Internet decidiamo quindi di virare verso Vallesaccarda, direzione Oasis, altro ristorante di cui avevamo sentito parlare un gran bene, anche se sapevamo già che si trattava di un ristorante al di sopra dei nostri budget abituali. Nonostante ciò, domenica mattina partiamo alla volta dell’estremo confine della Campania, praticamente quasi in Puglia. Vallesaccara sorge tra distese sconfinate di argilla che formano dolci collinette. Tutta la vita della cittadina sembra scorrere attorno al ristorante, come indicano i numerosi cartelli” Vallesaccarda patria della gastronomia-Ristorante Oasis”. Tutte le macchine che arrivano in paese fermano immancabilmente accanto al ristorante. Suv, Porsche, Mercedes. Noi, un po’ intimiditi, parcheggiamo lontano la nostra Yaris e, non troppo convinti, entriamo. Ad accoglierci c’è un solerte Amedeo. Non che quello fosse il suo vero nome. Siamo noi che chiamiamo Amedeo ogni persona di sesso maschile dalla gentilezza estrema che scivola nella leziosità. Amedeo ci accompagna al nostro tavolo e ci chiede se sia di nostro gradimento. Visto che si trovava un po’ troppo vicino alle scale chiedo se per caso era libero uno più interno e più riservato, permesso accordato. L’apparecchiatura della tavolo è elegante, peccato per particolari leggermente kitch con il portacandele con i cristallini. Arrivano il menù, un bel cartoncino dalla grafica curata. Che bello non vedere i soliti libri in similpelle con dentro i fogli plastificati. Sono possibili sia menù degustazione che menù alla cart. Non potendo scegliere un menù degustazione per due, visto che lui è vegetariano, scegliamo alla cart. Per i vini, non riuscendoci ad orientare nella scelta, chiediamo direttamente il vino al bicchiere. Ci viene servito un ottimo Aglianico Serpico del 2005. Prima però, come si conviene, un bicchiere di prosecco di benvenuto con una polpettina di patate. Il pane in tavola è al cicoli e semplice. Servite inoltre delle sfogliatine di pane alla cipolla croccante, saporitissime, me le finisco prima che arrivi l’antipasto. Io ho scelto la pralina di ricotta e mandorle con zucchine e fior di zucca su vellutata di carote al tartufo, mentre il mio lui ha optato per una a passata di cicerchie con capperi di Pantelleria e polvere di caffé Passalacqua. Due piatti divini entrambi. Non potevamo cominciare meglio. Come primi per me i ravioli di burrata ed erbette con manteca campana e tartufo nero dell’Irpinia, per lui, cultore dei sapori semplici, i trilli con pomodorini al forno, origano selvatico e cacioricotta locale. I ravioli erano semplicemente perfetti, anche nel numero. Solitamente infatti trovo i primi dei ristoranti sempre un po’ scarsini. Questi invece, forse per il loro sapore intenso e il ripieno bello corposo, mi hanno soddisfatto appieno. Il ripieno di burrata, in una porzione più abbondante, avrebbe disgustato. Passiamo al secondo. Per me un fuori carta: maiale nero su pure di patate e riduzione all’aglianico. Non sono un amante della carne, ma questa si scioglieva in bocca, un sapore equilibratissimo e un gusto deciso ma morbido. Per lui invece mosaico di formaggi, che in questo caso, però, pare non sia stato il massimo.
Non sappiamo dire di no al dolce. Prima di questo ci viene servito il predessert. Piccolo sorbetto alla nocciola e una delicata piccola pasticceria. Chiediamo anche un passito di accompagnamento. Per dessert io prendo a tartella di frolla con ricotta mantecata, croccantino, salsa di cioccolato e gelato alla liquirizia. Lui a concentrazione di caffé Passalacqua con gelato alla panna Buoni entrambi, ma non esaltanti.
Il conto: 129 euri. Un po’ più di quanto avevamo immaginato di spendere ma in definitiva la qualità era innegabile. Forse un po’ cari i dolci ( 10 euro a porzione) e il passito, altri dieci euro.
Uscendo Amedeo ci stringe calorosamente la mano, dicendoci “passateci a trovare qualche giorno infrasettimanale”. Uhm ,certo Amedeo, sarei felicissimo di venire a mangiare da voi il martedì sera. Dammi sei numeri che me li gioco.
Contatti
Ristorante Oasis Antichi Sapori

Via Francesco Tedesco, 1
83050 Vallesaccarda (AV)
0827 97021

www.oasis-antichisapori.it

Pubblicato da: giteincampania | ottobre 14, 2008

Week-end a Ischia

Questa settimana, invogliati dal bel tempo e dalla temperature estive, abbiamo ripercorso le orme di un grande classica della gita in Campania. Il week-end a Ischia. 

Partenza di sabato mattina e ritorno di domenica sera.

Come ci siamo organizzati
Mezzi di trasporto: da Napoli-Molo Beverello partono per Ischia i traghetti MedMar e Caremar.  E’ possibile prendere anche l’aliscafo, ma abbiamo preferito partire con la Vespa. Ischia infatti non è comoda da girare coi mezzi pubblici ed è meglio avere a disposizione un auto o un motorino. L’affitto giornaliero di un auto costa dai 30 ai 35 per una city car tipo Panda, mentre per un motorino siamo intorno ai 20 euro.  Il trasporto moto fino a 150 cc costa invece intorno agli 13 euro a cui vanno aggiunti i 9 per trasporto passeggero. 
Attenzione al ritorno di domenica sera! Nelle belle domeniche di sole è probabile che mezza Napoli con tanto di macchina o motorino decida di andare in gita a Ischia e rischiate di essere costretti a prendere il traghetto di mezzanotte perché gli altri sono tutti pieni. Noi non avevamo prenotati il ritorno, convinti che non ce ne fosse bisogno e abbiamo rischiato di rimanere sull’isola!

Alloggio:
A Ischia ci sono più alberghi che case.  Se cercate “hotel Ischia” su google troverete un’infinita di portali con offerte di tutti i tipi. Per non impazzire ci siamo affidati alla lista degli alberghi a Ischia preferiti dagli utenti di Trip Advisor, il social network di viaggi più frequentato al mondo.  Non volendo spendere molto abbiamo optato per il Poggio del Sole, un piccolo albergo a Forio con buone recensioni che offriva camere per 70 euro.
L’albergo è a conduzione familiare ed è situato in un posto tranquillo e panoramico.  Ve lo consigliamo però solo se avete un mezzo di trasporto, in quanto è non è vicinissimo ai vari centri abitati dell’isola.  Le stanze sono semplici ma pulite, anche se un po’ vecchiotte. Il bagno in particolare avrebbe bisogno di una ristrutturazione. Nel nostro non c’era il bidet.  Punto di forza è il panorama. Tutte le stanze hanno accesso a un bel balconcino panoramico con tavolini e sedie a sdraio. C’è anche una piccola piscina idromassaggio ( davvero piccola) con attorno lettini prendisole. A ottobre però l’abbiamo già trovata chiusa.  
Attenzione: evitate questo albergo se non siete amanti degli animali. Per l’albergo girano infatti i tre cani della famiglia e un gatto che ama particolarmente entrare nelle stanze dal balcone e saltare sul letto.  Tutti animali simpatici e tranquilli, di cui noi abbiamo apprezzato la compagnia, ma che potrebbero infastidire quelli a cui non piacciono cani e gatti.  In definitiva comunque un ottimo rapporto qualità/prezzo e un’atmosfera familiare e rilassante.

 

Ristoranti:
Visto che non abbiamo trovato in giro nessuna recensione entusiasta di ristoranti a ischia, se non per il costosissimo Umberto a Mare,  e nessun amico ci ha consigliato un ristorante particolare, abbiamo deciso di cenare alla Casareccia, il ristorante del nostro albergo. Cucina semplice e casalinga. Buoni in particolare i primi piatti. Abbiamo mangiato paccheri con cozze e pecorino, gnocchi con pomodoro e mozzarella, frittura di paranza, patate novelle e  bruschette coi fagioli. Prodotti ottimi, eccetto i fagioli che erano quelli in scatola.  Ottimo il vino bianco della casa, che è fatto davvero in “casa”.

 

Cosa abbiamo fatto
il sabato pomeriggio l’abbiamo trascorso alle terme di mare di Sorgeto. Si tratta di una piccola spiaggia di Ischia dove è possibile immergersi in pozze di acqua termale direttamente in mare. Un’esperienza bellissima. L’acqua sgorga direttamente a 90 gradi e si raffredda a contatto con l’acqua di mare. Nonostante ciò nelle immediate vicinanze della riva è impossibile immergersi, l’acqua è fumante.  Una passerella di legno vi permetterà invece l’immersione in pozze dove la temperatura varia dai 30 ai 40 gradi. Il giorno dopo invece siamo andati alle Terme di Poseidon, per molti il più bel parco termale dell’isola.  E vale davvero la pena passarci una giornata, ci sono circa una decina di piscine a varie temperature, dai 15 ai 40 gradi,  con idromassaggi in acqua e cascate,  un bagno turco in una grotta e una grande spiaggia privata.   Portate con voi accappatoio e cuffietta, altrimenti vanno noleggiati.  Potete mangiare al ristorante ( potete scegliere tra self-service e servizio al tavolo) o al bar.

 

Quanto abbiamo speso:
Biglietti per due+vespa andata e ritorno: 64 €
Albergo: 70 €
Cena per due ( due primi, due secondi + acqua e vino) : 45 €
Due ingressi alle terme: 56 €
Pranzo light alle terme per due (un’insalata di mare, patate, insalata,acqua) : 24 €
                                                                                                                                          Tot. 259 €

 

Indirizzi

Traghetti:
www.medmargroup.it
www.caremar.it

Albergo:
Poggio del Sole
via baiola, 193
80075 Forio Ischia (NA)
081 987 756
http://www.hotelpoggiodelsole.com/

Ristorante:
La Casereccia
via baiola, 193
80075 Forio Ischia (NA)
081 987 756
http://www.lacasereccia.com

Terme:
Giardini di Poseidon
87, V. Giovanni Mazzella Ischia
80077 Ischia (NA)
081 9087111
http://www.giardiniposeidonterme.com/

Pubblicato da: giteincampania | ottobre 6, 2008

Ruviano-Masseria dei Trianelli

La Masseria dei Trianelli a Ruviano, in provincia di Caserta, è un “vero agriturismo”. Nel senso che, a differenza di tanti che si definisco agriturismo e poi vanno a comprare la carne alla Sisa dietro l’angolo, alla Masseria dei Trianelli è tutto rigorasamente fatto in casa, e si sente…

All’ingresso troverete ad accogliervi Luciano De Meo, il proprietario della masseria.  Un passato da direttore di palco del teatro Ariston, come si legge nella rassegna stampa che vi porterà a tavolo, che ha  saputo cogliere l’eredità del padre  cavalcando l’onda dello slow-food.

E il tempo alla masseria è davvero slow. Prima del pranzo, servito rigorosamente dopo le 13.30, è possibile curiosare attorno. Incontrerete il pollaio, con galline, galli e faraone, la stalla con mucche e conigli e il porcile, coi famosi “pelatelli“, i maialini neri tipici della provincia di Caserta.

Il posto

Ruviano è un piccolo comune nell’estrema provincia interna di Caserta, quasi al confine con il territorio beneventano.  Famoso per la festa dei cornuti, che si celebra l’11 novembre, San Martino. In quella occasione tutti gli abitanti del paese scendono in strada con copricapi che ricordano quelli dei vichinghi, in una processione che ricorda quella degli antichi riti pagani.

Cosa abbiamo mangiato

Antipasto: piatto con pancetta, salame, prosciutto, capicollo, caciottina, frittatina, provolone, bruschetta al pomodoro, involtini di peperone, pezzetti imbottiti di provola affumicata.

Zuppa di fagioli, pancetta e crostini

Bis di cavalielli al pomodoro e scialatielli al ragù

Carne di maiale alla griglia con patate al forno

Altri due ( !!!) pezzi di carne a testa che sinceramente non so dire di che tipo fossero

Assaggi di caso peruto e conciato romano: la specialità del posto, formaggi ottenuti il primo con caglio vegetale, il secondo con il caglio naturale del vitello.  Sapore e odore fortissimo.  Astenersi deboli di stomaco

Frutta: melone e angurie

Calzoncini dolci ripieni di marmellata

Caffè

Limoncello

Grappa

Acqua e vino a volontà

Quanto abbiamo pagato: 25 euro a testa

Giudizio: ottimo nel complesso. Cucina semplice e prodotti eccellenti. Mi sarei aspettata qualcosa di più dal primo piatto, forse non eccessivamente curato. Salumi e formaggi sono il punto forte del lungo.

Consiglio: andateci preparati, noi ci siamo seduti a tavola all’una e trenta e ci siamo alzati alle cinque e trenta.

Per il grande spazio fuori è particolarmente adatto ai bambini.

Contatti:

Masseria dei Trianelli-Ruviano ( Caserta)

Via Forgioni, 3
Tel: 0823/860091 – 338/8127365

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