Qualche domenica fa avevamo in programma di pranzare ai Santi a Mercogliano, ristorante di cui avevamo sentito cantare a più voci meraviglie. Purtroppo il sabato sera chiamiamo e troviamo già tutto occupato. Dopo un po’ di giri su Internet decidiamo quindi di virare verso Vallesaccarda, direzione Oasis, altro ristorante di cui avevamo sentito parlare un gran bene, anche se sapevamo già che si trattava di un ristorante al di sopra dei nostri budget abituali. Nonostante ciò, domenica mattina partiamo alla volta dell’estremo confine della Campania, praticamente quasi in Puglia. Vallesaccara sorge tra distese sconfinate di argilla che formano dolci collinette. Tutta la vita della cittadina sembra scorrere attorno al ristorante, come indicano i numerosi cartelli” Vallesaccarda patria della gastronomia-Ristorante Oasis”. Tutte le macchine che arrivano in paese fermano immancabilmente accanto al ristorante. Suv, Porsche, Mercedes. Noi, un po’ intimiditi, parcheggiamo lontano la nostra Yaris e, non troppo convinti, entriamo. Ad accoglierci c’è un solerte Amedeo. Non che quello fosse il suo vero nome. Siamo noi che chiamiamo Amedeo ogni persona di sesso maschile dalla gentilezza estrema che scivola nella leziosità. Amedeo ci accompagna al nostro tavolo e ci chiede se sia di nostro gradimento. Visto che si trovava un po’ troppo vicino alle scale chiedo se per caso era libero uno più interno e più riservato, permesso accordato. L’apparecchiatura della tavolo è elegante, peccato per particolari leggermente kitch con il portacandele con i cristallini. Arrivano il menù, un bel cartoncino dalla grafica curata. Che bello non vedere i soliti libri in similpelle con dentro i fogli plastificati. Sono possibili sia menù degustazione che menù alla cart. Non potendo scegliere un menù degustazione per due, visto che lui è vegetariano, scegliamo alla cart. Per i vini, non riuscendoci ad orientare nella scelta, chiediamo direttamente il vino al bicchiere. Ci viene servito un ottimo Aglianico Serpico del 2005. Prima però, come si conviene, un bicchiere di prosecco di benvenuto con una polpettina di patate. Il pane in tavola è al cicoli e semplice. Servite inoltre delle sfogliatine di pane alla cipolla croccante, saporitissime, me le finisco prima che arrivi l’antipasto. Io ho scelto la pralina di ricotta e mandorle con zucchine e fior di zucca su vellutata di carote al tartufo, mentre il mio lui ha optato per una a passata di cicerchie con capperi di Pantelleria e polvere di caffé Passalacqua. Due piatti divini entrambi. Non potevamo cominciare meglio. Come primi per me i ravioli di burrata ed erbette con manteca campana e tartufo nero dell’Irpinia, per lui, cultore dei sapori semplici, i trilli con pomodorini al forno, origano selvatico e cacioricotta locale. I ravioli erano semplicemente perfetti, anche nel numero. Solitamente infatti trovo i primi dei ristoranti sempre un po’ scarsini. Questi invece, forse per il loro sapore intenso e il ripieno bello corposo, mi hanno soddisfatto appieno. Il ripieno di burrata, in una porzione più abbondante, avrebbe disgustato. Passiamo al secondo. Per me un fuori carta: maiale nero su pure di patate e riduzione all’aglianico. Non sono un amante della carne, ma questa si scioglieva in bocca, un sapore equilibratissimo e un gusto deciso ma morbido. Per lui invece mosaico di formaggi, che in questo caso, però, pare non sia stato il massimo.
Non sappiamo dire di no al dolce. Prima di questo ci viene servito il predessert. Piccolo sorbetto alla nocciola e una delicata piccola pasticceria. Chiediamo anche un passito di accompagnamento. Per dessert io prendo a tartella di frolla con ricotta mantecata, croccantino, salsa di cioccolato e gelato alla liquirizia. Lui a concentrazione di caffé Passalacqua con gelato alla panna Buoni entrambi, ma non esaltanti.
Il conto: 129 euri. Un po’ più di quanto avevamo immaginato di spendere ma in definitiva la qualità era innegabile. Forse un po’ cari i dolci ( 10 euro a porzione) e il passito, altri dieci euro.
Uscendo Amedeo ci stringe calorosamente la mano, dicendoci “passateci a trovare qualche giorno infrasettimanale”. Uhm ,certo Amedeo, sarei felicissimo di venire a mangiare da voi il martedì sera. Dammi sei numeri che me li gioco.
Contatti
Ristorante Oasis Antichi Sapori
Via Francesco Tedesco, 1
83050 Vallesaccarda (AV)
0827 97021